Cervello e Cibo, di quali vitamine, proteine, carboidrati e minerali abbiamo bisogno?
Il cervello è il motore del nostro organismo. Tra tutto ciò che la natura ha differenziato e l’uomo ha elaborato, il nostro cervello con i suoi 1400 grammi di media, rappresenta di gran lunga la struttura più complessa e organizzata. Il cervello è una macchina che da un lato modifica il mondo e dall’altro ne viene modificata.. anche attraverso gli alimenti che riceve!
Struttura e funzioni del cervello: La corteccia cerebrale costituisce l’involucro esterno, una sorta di mantello del cervello. Rappresenta l’organo della sensibilità che ci informa sull’ambiente circostante (il tatto, la vista, l’udito). Svolge un ruolo determinante per la conoscenza, la simbolizzazione, la creazione, il libero arbitrio e la personalità con i suoi comportamenti.
È l’organo della cultura e della civiltà, poiché la ricchezza delle connessioni si sviluppa attraverso l’apprendimento, l’esperienza, l’istruzione. E infine è qui che risiede il “saper mangiare”.
Il vero motore del nostro organismo è cervello. Il cervello è dunque la nostra centrale operativa: il suo compito è quello di inviare, ricevere e interpretare i messaggi. Per riuscire a fare ciò si serve di una miriade di molecole, i neurotrasmettitori, che vengono captate e recepite da antenne presenti sulle cellule (i recettori). I segnali (ovvero i messaggi) si propagano da neurotrasmettitore a neurotrasmettitore grazie a una complicata reazione elettrochimica. Per fare tutto ciò, il cervello “mangia” molto, infatti consuma ben il 20% delle calorie ingerite ogni giorno.
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IL CERVELLO HA BISOGNO DI...
ENERGIA: Il cervello necessita di energia regolarmente e costantemente giorno e notte: ossia carburante (100 mg al minuto di glucosio, in particolare zucchero) e comburente (l’ossigeno). Anche se nell’adulto il cervello rappresenta solo il 2% del peso corporeo consuma, in proporzione, dieci volte di più degli altri organi. La sua efficienza dipende, quindi, dalla qualità e dalla quantità dell’energia alimentare assorbita.
GRASSI:
Esistono i grassi buoni, gli “acidi grassi polinsaturi”, che costituiscono le membrane cellulari e che avvolgono anche i neuroni (le cellule del cervello): il cervello è l’organo più ricco di grassi, secondo solo al tessuto adiposo…i grassi permettono al cervello di pensare!
Come approvvigionarsene in modo corretto?
Introduci nella tua alimentazione arachidi e burro d’arachidi: malgrado entrambi contengano elevate quantità di grassi, rappresentano comunque una fonte di grassi salutari.
Inoltre, sono ricchi di vitamina E.
Entrambi aiutano a mantenere cuore e cervello in salute e ne agevolano il corretto funzionamento. Se non amate le arachidi, potete optare per mandorle e nocciole. Parecchie ricerche hanno dimostrato che i regimi alimentari ricchi di grassi salutari, cereali integrali, verdura a foglia verde, frutta secca e poveri di grassi saturi e trans, sono ottimi per il cervello e per il cuore.
ZUCCHERI:
l’indice glicemico e i livelli di attenzione: Per rifornire regolarmente il cervello bisogna che lo zucchero alimentare giunga nel sangue a ritmo lento ma costante.
Non tutti gli alimenti che contengono glucidi inducono la stessa risposta glicemica nell’organismo: il glucosio passa nel sangue in modo più o meno rapido e in quantità più o meno elevata a seconda della sua origine.
Da qui deriva la nozione di “indice glicemico degli alimenti” che è stato definito per poterli classificare in base all’entità e alla durata dell’elevazione glicemica che provocano una volta ingeriti.
Più l’indice glicemico è basso e meglio è: la capacità di saziare di un alimento è inversamente proporzionale al suo indice glicemico, ovvero più uno zucchero è lento e meglio sazia.
LA COLAZIONE E I LIVELLI DI GLICEMIA:
La colazione che favorisce la migliore glicemia (concentrazione di glucosio nel sangue) a fine mattina è anche quella che garantisce l’umore più costante e l’efficienza intellettuale ottimale.
I bambini sono ipersensibili al calo glicemico, dato che utilizzano circa il doppio di energia sotto forma di glucosio rispetto ad un adulto; tuttavia anche gli adulti ne possono risentire: le attività che richiedono una maggiore attenzione per un tempo prolungato sono più sensibili alla buona regolazione dalla glicemia.
È stato anche dimostrato, attraverso un simulatore, che il glucosio influenza le prestazioni di guida solo oltre il settantesimo chilometro.
CARBOIDRATI:
i carboidrati miglioriamo il tono dell’umore. Dopo l’assunzione di cibi zuccherini aumenta la serotonina, responsabile del piacere che accompagna l’assunzione di pane, pasta, pizza e dolci.
Amido e zuccheri semplici stimolano la secrezione di insulina che facilita il trasporto di triptofano al cervello e la sua conversione in serotonina.
E’ importante che nella dieta ci sia sempre una quota di carboidrati che assicura lo zucchero per il funzionamento del sistema nervoso e la serotonina per il sostegno del tono dell’umore.
PROTEINE:
Dagli
aminoacidi (es. tirosina e triptofano: componenti elementari delle proteine) si formano gli oltre
40 neurotrasmettitori (messaggeri del sistema nervoso) liberati dai neuroni durante la trasmissione di un impulso.
I neurotrasmettitori determinano il nostro umore e le nostre emozioni. Per questo si raccomanda di non escludere dalla dieta i formaggi, tuttavia la particolare composizione delle tipologie stagionate può causare un minore assorbimento di magnesio, che può farci sentire più ansiosi. In particolare la
tirosina e il triptofano costituiscono i due fondamentali precursori dei neurotrasmettitori.
Le proteine (
carne, pesce, uova, formaggio) contengono grandi quantità di fenilalanina, che all’interno dell’organismo viene convertita in tirosina, che a sua volta servirà a formare i neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione del piacere, della gratificazione, dell’euforia e della motivazione, della sensazione di energia e prontezza.
Alimenti ricchi di tirosina sono in grado di ridurre ansia e agitazione.
Il triptofano favorisce la produzione di serotonina, neurotrasmettitore coinvolto nella regolazione dell’umore, dell’aggressività, del comportamento sessuale, del ciclo sonno-veglia; favorisce la distensione, il benessere e induce il rilassamento. Ridotti livelli di serotonina sono associati a depressione. Il triptofano è contenuto in molti alimenti come
pappa reale, mandorle, spinaci, pollo, parmigiano, tonno e miele.
VITAMINE:
Proteggiamo il cervello con le vitamine: Alcune vitamine sono strettamente coinvolte nel funzionamento dei neuroni e delle altre cellule cerebrali. Le vitamine del gruppo B (presenti in cereali, carne e pane) convertono i carboidrati e i grassi in energia per il cervello e costruiscono le cellule dei nervi mantenendole sane. In particolare le
Vitamine B3, B6, acido folico, B12, niacina e vitamina C hanno un effetto sulla sintesi e sul metabolismo dei neurotrasmettitori. Senza le vitamine B3, B6, C, il triptofano non si trasforma in serotonina. Il
bollito di carne è un ottimo rifornimento di vitamina B2, la quale, sebbene resista bene al calore, è idrosolubile e quindi può andare facilmente persa nell’acqua di cottura: è bene dunque ricordarsi che 1/3 della vitamina B2 si trova nel brodo!
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PERCHÉ COMPAIONO GLI STIMOLI DI FAME E SAZIETÀ?
Si è ritenuto a lungo che il segnale d’allarme fosse il basso tasso di zucchero nel sangue, ma in realtà lo stimolo è legato piuttosto al grado di utilizzo del glucosio, misurato dalla differenza di concentrazione tra arterie e vene: quando questa differenza è forte, compare la fame. Esistono anche dei misuratori glucidici a livello del fegato e del cervello, più precisamente nell’ipotalamo.
ESISTE UN’AREA DEL CERVELLO CHE REGOLA E CONTROLLA L’ALIMENTAZIONE?
L’ipotalamo è una struttura del sistema nervoso centrale (SNC) situata nella zona centrale interna ai due emisferi cerebrali. È situata nella parte bassa del cervello nella sua zona frontale (area ventrale del diencefalo) e comprende numerosi nuclei che attivano, controllano e integrano i meccanismi autonomi periferici, l’attività endocrina e molte funzioni somatiche quali la termoregolazione, il sonno, il bilancio idro-salino e l’assunzione del cibo.
ANCHE DURANTE IL SONNO IL CERVELLO LAVORA
Anche durante il sonno il cervello richiede continuamente molta energia, questo significa che il pasto della sera non può essere troppo leggero, anzi sarà necessario introdurre proprio a cena i così detti “zuccheri lenti” (pane, pasta, legumi e prugne secche). Durante il sonno, infatti, il cervello organizza, classifica e immagazzina le informazioni ricevute durante la giornata. Studi di neuroimmagine dimostrano che le regioni cerebrali sollecitate da un apprendimento durante il giorno sono nuovamente attivate durante la notte per procedere ad una sorta di operazione di classificazione nello schedario della memoria. Di conseguenza un buon sonno consentirà l’indomani una buona restituzione di ciò che si è appreso.
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I testi sono stati forniti da PROGETTO FIDANS La Fondazione Internazionale per il Sostegno della Ricerca in Psichiatria presenta FIDANS, un progetto sui disturbi d’ansia e da stress.
Sperimentare ansia e stress fa parte della vita quotidiana di tutti noi ed è un aiuto fondamentale per prendere decisioni efficaci. Quando questi stati mentali sono patologici limitano la libertà di azione e di scelta dell’individuo, diventando invalidanti.
FIDANS è sensibile a questi temi e promuove azioni finalizzate a rendere consapevoli le persone che soffrono per tali limitazioni, indirizzandole verso una corretta soluzione e garantendo loro il diritto umano a lottare per la propria felicità e libertà così da raggiungere il benessere mentale. Lo staff Fidans organizza periodicamente degli incontri gratuiti aperti al pubblico in cui esperti del settore trattano le tematiche dei disturbi di ansia e da stress. Se volete essere sempre aggiornati sulle nostre attività seguiteci sul sito www.fidans.it.
Comitato Organizzativo: Dott.sa Claudia Robustelli Direzione Scientifica: Prof. Giampaolo Perna, Dott.sa Emanuela Folliero, Dott.sa Tatiana Torti
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2013-01-09 16:24:05 -
News
Link da vedere:
Vitamine e minerali: le loro funzioni e in quali alimenti si trovano
Fonte:
Fondazione Internazionale per il Sostegno della Ricerca in Psichiatria presenta FIDANS